Coesia e Fondazione MAST, Industrie Fluviali, La Fabbrica 2020
Bologna, Roma, Prato

Antropocene

Oltre 10 scuole del centro Italia e due centri di cultura hanno accolto attività laboratoriali sviluppate da Densa in cui bambinə e ragazzə hanno ragionato sulla mobilità del futuro, sulle smart cities e sull’impatto dell’uomo nell’ambiente, imparando divertendosi, affiancati da Ambassador aziendali e formatorə espertə

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FestivalLaboratorioProgetti

Una serie di attività sviluppate per incentivare il pensiero critico rispetto a tematiche di grande impatto sociale, ambientale ed economico che riguardano le trasformazioni generate dall’attività umana su terra, acqua e cielo. Uno sguardo attento alla relazione tra le persone e le tecnologie e come questo impatti sulla metamorfosi delle città e degli ambienti naturali, ridisegnando abilità e competenze. Esperienze proposte all’interno di importanti spazi espositivi del territorio nazionale.

There is no Planet B

Al mondo ci sono più di 7 miliardi di persone.
3 miliardi risiedono in aree urbane e producono 1.3 miliardi di tonnellate di rifiuti solidi ogni anno.
Nel 2025 la produzione di rifiuti salirà a 2.2 miliardi di tonnellate annue.
Le immagini di discariche visualizzano nuovi paesaggi nati dall’accumularsi di rifiuti. Montagne attraversate da uomini, donne e bambinə che vi transitano quotidianamente e lavorano al loro interno.
Se questa attività fosse invece in mano a robot istruiti dagli umani?
Prendendo in prestito uno dei principali slogan del movimento ambientalista contemporaneo, attivato dalla giovanissima Greta Thumberg, proponiamo un’attività adatta anche ai piccolissimi che li supporti nella costruzione di una cultura civica ed ambientale.
In un tappeto che assomiglia ad una strada sono disseminate riproduzioni in legno certificato di rifiuti di diverso tipo: confezioni in carta, flaconi di plastica, bottiglie di vetro, contenitori in alluminio.
I partecipanti dovranno guidare, attraverso l’uso del tablet, un robot camaleontico dal cuore luminoso che, come un moderno spazzino, recupererà i rifiuti da differenziare nel giusto modo.

 

Perché sappiamo così tanto di come funzionano le catene di fornitura nelle nostre città, ma ci interroghiamo così poco sulla “catena di rimozione”?

Senseable City Lab, MIT
Trash Track Project
Sensing City
There is no Planet B
There is no Planet B
There is no Planet B
Preferisco il colore del mare
Preferisco il colore del mare
Sensing City
Sensing City
There is no Planet B

Preferisco il colore del mare

Da quando la temperatura dell’acqua ha cominciato a salire abbiamo visto uno degli spettacoli di colori più belli in natura scomparire: la barriera corallina, si sta infatti sbiancando. Abbiamo quindi riprodotto, con il metodo della stampa additiva e con l’uso della stampante 3d alcune coppie di coralli in colore bianco e rosso che rappresentano un prima e un dopo. La sollecitazione e la riflessione che il laboratorio propone è relativa all’utilizzo delle nuove tecnologie per rallentare o invertire gli effetti devastanti dell’eccessivo inquinamento della nostra Terra. Abbiamo preso spunto da una ricerca della Queensland University of Technology che, supportata dalla Great Barrier Reef Foundation ha creato il prototipo di un Robot chiamato LarvalBot, tramite il quale i ricercatori sperano di aumentare la deposizione di larve di corallo lungo la barriera corallina, distrutta dai cambiamenti climatici e dall’inquinamento. Utilizzando Ozobot, come fosse LarvalBot, le bambine e i bambini potranno guidarlo verso il corallo malato, simulando la deposizione delle larve sane. Per farlo, avranno a disposizione delle tessere puzzle, da posizionare su una griglia di gioco, affiancandole per creare un percorso. Il piccolo Ozobot è infatti dotato di sensori che gli consentono di leggere sequenze di istruzioni composte da linee colorate, individuando così il percorso tracciato.

Preferisco il colore del mare è una libera interpretazione, ispirata alla poesia di Dino Campana.

 

Fabbricare, fabbricare, fabbricare
Preferisco il rumore del mare
Che dice fare e disfare
Fare e disfare è tutto un lavorare
Ecco quello che so fare.

Dino Campana
Canti Orfici, 1914

Sensing City

Dalle ultime ricerche del MIT – Massachussetts Institute of Technology risulta che le auto private rimangono parcheggiate il 95% del tempo. Eppure le nostre città si sono sviluppate, come ad esempio Los Angeles, sull’idea che non ci potesse essere movimento senza automobile. Grandi strade per grandi automobili, hanno rimpiazzato parte delle aree verdi della città. Sensing City – Il trasporto del futuro è un laboratorio-installazione per immaginare una città in cui gli spostamenti con mezzi di trasporto siano il più ecologici possibili esplorando varie possibilità, dal car sharing ottimizzato alla guida autonoma.

Utilizzando mBot, un rover su ruote mosso da due motori e dotato di sensori ottici, a ultrasuoni e collegamenti bluetooth e wi-fi, bambine e bambini ragioneranno su come realizzare spostamenti ottimizzati all’interno di una città ideale. Le sue dotazioni tecnologiche, infatti, lo rendono capace di seguire percorsi progettati e reagire ad ostacoli e difficoltà se ben programmato. Ragionando su esigenze quotidiane, i partecipanti saranno invitati a progettare i tragitti che Mbot dovrà percorrere per soddisfare più esigenze possibili con il minore impatto ambientale e il più alto indice di soddisfazione delle persone che abitano la città.

La graduale transizione verso modelli di mobilità condivisa porterà riduzioni tangibili delle infrastrutture di parcheggio, con una conseguente riduzione del traffico…

Seanseable City Lab, MIT
Unparking Studio

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