2020, 2021, 2022
Perugia, Foligno

Il museo come playground

Pensare allo spazio urbano e ai suoi tesori più o meno nascosti come ambienti di gioco, scoperta e sperimentazione è l’obiettivo educativo di una ampia serie di esperienze che DENSA progetta e sviluppa internamente e in collaborazioni con istituzioni culturali, fondazioni e musei del territorio umbro e nazionale.

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Il nostro impegno didattico in contesti museali ed espositivi nasce da una più ampia riflessione che definisce la città come spazio di gioco, scoperta ed esperienza.

 

Per Colin Ward la città è il luogo dove avviene l’educazione incidentale: ogni angolo è un’aula scolastica, ogni strada uno spazio di incontro e di sperimentazione di relazioni sociali diverse, ogni contesto urbano o rurale in cui viviamo è un luogo di apprendimento. Così come per la città, il museo contemporaneo deve considerarsi non solo quale istituto orientato alla conservazione delle collezioni, ma come spazio aperto, inclusivo ed esperienziale. Attraverso il gioco, l’appropriazione e l’immaginazione, i bambini possono godere di un apprendimento diverso, più riflessivo e profondo perché derivante dalle esperienze dirette nelle quali sono chiamati a intervenire, ponendosi come creatori di nuovi contenuti e immaginari.

 

 

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Una performance poetica tra gesti, musica e parole inserita all’interno di un processo / percorso di sviluppo territoriale attraverso l’Educazione e il coinvolgimento della comunità di residenti di tutte le età che DENSA porta avanti nel complesso de “I Loggi” a Ponte San Giovanni, Perugia.

«Il gioco dell’arte ci rende padroni di un mondo nostro, rivelandoci così un destino sociale e personale insieme, un mondo al di là delle coercizioni della natura e della legge, un mondo in cui dovremmo decidere, senza colpe né discolpe, ciò che vogliamo essere»

Fernando Savater
Le domande della vita, 2001

La finalità di queste esperienze didattico-ludiche non è solo quella di rendere “giocosa” l’esperienza museale, ma stimolare l’apprendimento attraverso l’applicazione di elementi propri dei videogiochi, intrecciando l’utilizzo di tecnologie educative e di edutainment come robotica, coding, strumenti per ripensare prodotti audio-visivi e digitali ai linguaggi dell’arte contemporanea. Attraverso i nostri laboratori elaboriamo strategie creativo-cognitive per un museo capace di porre al centro delle sue attenzioni il visitatore, considerandolo cittadino-utente e non cittadino-consumatore. Si tratta di rafforzare, già nei bambini, la capacità di pensare, interpretare e vivere esperienze con l’arte, ponendola come motore rigeneratore e fonte da cui ricavare energie sensoriali e sentimentali.

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