Festival della Mente 2019 - PON 2019
Sarzana (SP), Perugia, Giulianova (TE)

Se vedo credo? A scuola di fact checking

Un percorso orientato alla diffusione e al consolidamento di competenze chiave per la lettura del panorama informativo e mediatico contemporaneo in cui confrontarsi con strumenti e strategie per la verifica dei fatti.

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«Cosa succederebbe al mondo se non potessimo più credere a ciò che vediamo?»

Elisa
12 anni

Una domanda aperta che coglie perfettamente le riflessioni alla base di “Se vedo, credo?”, un insieme di attività dedicate all’analisi critica dei contenuti disponibili in rete. Un percorso flessibile e articolato sui temi della media literacy, confrontandosi con strumenti di fact-checking, esaminando i meccanismi del clickbaiting e approcciando il valore della data-analysis. Le esercitazioni pratiche sono state supportate da strumenti digitali ed analogici come set allestiti con green screen e software di editing di immagini, generatori di fake news, app di registrazione vocale, podcat e strumenti di post-produzione audio e video, ma anche con meccanismi e query della ricerca online, storytelling, dinamiche comunicative dei social network.

Per media literacy si intende la capacità di accedere ai messaggi veicolati dai vari canali di comunicazione, di leggerli e analizzarli allenando quotidianamente il proprio pensiero critico come strumento di cittadinanza attiva, arrivando a sperimentare la produzione di contenuti, estendendo così il sistema di competenze tradizionalmente inteso.

Può una foto mentire? E un video? Intelligenza artificiale e processi di machine learning permettono di costruire contenuti testuali, foto e video sempre più sofisticati. Diventa quindi difficile riconoscere le notizie vere da quelle false, i contenuti satirici, da post appositamente creati per screditare idee e persone. Se vedo, credo? è un viaggio nel pensiero critico e nel ragionamento supportato da alcuni strumenti di verifica dei fatti, sviluppati da gruppi di ricercatori, informatici e fact- checkers nel mondo. Il percorso esplora i linguaggi e i paradigmi della disinformazione per riconoscerli e applicarli per gioco nella costruzione reale di una fake breaking news con l’aiuto di effetti speciali creati su green screen.

 

Attraverso processi di apprendimento non-formale basati sul learning by doing, a partire da esempi e analisi di siti web e articoli presenti su piattaforme web e social, le studentesse e gli studenti hanno approfondito il tema della web-literacy e del fact checking utilizzando materiali didattici prodotti da importanti realtà internazionali coinvolte direttamente nel progetto: Sky Academy, FactCheckers.org, Festival Internazionale del Giornalismo. Ogni lezione di approfondimento è stata accompagnata da esercitazioni di gruppo.

«La notizia acchiappa-click non mi acchiappa più

Margherita
12 anni

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