2017, 2018
Terni Festival, Dancity Festival, Sa Manifattura Tabacchi - Cagliari

Walking on the Moon

Un viaggio lunare e una sperimentazione sonora della materia: due proposte per vivere con la famiglia i festival contemporanei

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The End of Now è il tema dell’edizione 2018 di Terni Festival, un’esplorazione spaziale del contemporaneo orientata al futuro. Tra gli elementi di questo spazio c’è la Luna, magico satellite a cui il Festival ha voluto dedicare attività specifiche a pochi mesi dal 50esimo dall’allunaggio. 

In tutto questo tempo, solamente 12 uomini al mondo hanno posato le loro suole sul magico satellite, guardando alla Terra come un puntino blu nell’universo.

E mentre le agenzie aerospaziali internazionali studiano come trasformarla nello scalo spaziale verso Marte, noi proviamo ad immaginare la nostra passeggiata lunare. Walking on the Moon è un laboratorio composto da due momenti: uno laboratoriale in cui immaginare un accessorio spaziale da realizzare con materiali di recupero e semplice cancelleria, uno di sperimentazione pratica della tecnica scenica del Chroma Key.

Dalle immagini della NASA, alle ricostruzioni cinematografiche di celebri registi fino alle opere di artisti che hanno riflettuto sulla Luna e sul suo immaginario, bambine e bambini hanno giocato a fluttuare nello spazio come piccoli esploratori cosmici.

Per Dancity Festival, uno degli eventi di musica elettronica più importanti d’Italia e Vus, società di raccolta rifiuti del territorio, Densa ha progettato un’attività in cui il tema della sensibilità ambientale e del riciclo si uniscono al linguaggio musicale e alla tecnologia. In occasione del festival è stata invitata la startup londinese che ha ideato Mogees Play, un piccolo sensore che, collegato ad un dispositivo digitale (smartphone o tablet) trasforma qualsiasi oggetto fisico in uno strumento musicale unico, grazie al suo rivoluzionario software capace di trasformare le vibrazioni in suono.

Durante il laboratorio bambine e bambini hanno potuto donare una seconda vita ad una serie di oggetti di recupero come scatole, flaconi, contenitori e tubi, personalizzandoli e interagendo catturandone le vibrazioni tramite Mogges e trasformandole digitalmente in tappeti sonori, pattern e composizioni.
Un’esperienza sonora nel mondo del riciclo.

Atmosfere magiche per giochi visionari

Guarda da qui le luci della città è il racconto di due esperienze educative in cui la luce è strumento e simbolo di immaginazione, creatività ed empowerment.

È sempre lì anche quando è nera. Ci parla del tempo e delle sue scansioni, dello spazio e delle sue coordinate. “È lo ‘specchio culturale’ delle nostre idee, convinzioni e modi di vedere il mondo.” La sua luce e la sua forma stupiscono e rilassano. È poesia che incontra la scienza, ma anche rivoluzione. E se si potesse vedere più vicina? Osservarla nei particolari perché proprio sopra la nostra testa mentre nuotiamo, pratichiamo yoga, balliamo, mangiamo, preghiamo e anche perché no, giochiamo? L’artista britannico Luke Jerram ha creato una gigantesca installazione. Un Museo con un’unica grande opera che gira il mondo. Una sfera illuminata dall’interno su cui vengono proiettate delle immagini ad alta risoluzione della superficie lunare fornite dalla NASA. Ed è sotto Museum of the Moon di Luke Jerram che abbiamo avuto la fortuna di giocare e programmare percorsi fantastici per uno speciale esploratore robotico di nome mBot, grazie all’invito di Sa Manifattura Tabacchi, la Fabbrica della Creatività gestita da Sardegna Ricerche, nel cuore di Cagliari.
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